La rivoluzione “giovane” di Forza d’Agrò

La corazzata demolitrice forzese
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Forza d’Agrò – (Giovanni Mazzeo) Forza d’Agrò è un incantevole borgo, a pochi chilometri da Taormina, conosciuto per il pesce, il patrimonio storico-paesaggistico e la cinematografia. Un angolo della Sicilia dove natura, tradizioni e cultura hanno molto da raccontare. Visitato due settimane da, nè rimango piacevolmente colpito, in particolare dal borgo antico e dal Castello, edificato nel XI secolo dai Normanni.

Foto di Giusy Di Prima
Foto di Giusy Di Prima

Villa falcone

Nel sito internet istituzionale del Comune di Forza d’Agrò, con mio stupore, costato che amministrazione e consiglio comunale ( compresa opposizione!) è formato prevalentemente da ragazzi. Il Sindaco, Fabio Di Cara, avvocato di professione, giovane ma “anziano” rispetto alla media, 42enne eletto a 37 anni!

Decido di andare a trovarlo, incuriosito e sorpreso: in Sicilia siamo abituati a vedere delle amministrazioni e degli apparati burocratici, salvo eccezioni, formate da “vecchi” (dentro e fuori!), spesso senza competenze e anti-innovativi programmati per l’immobilismo e il “non cambiare mai”. Il Sindaco accettò volentieri di accogliermi, nonostante non sapessi chi fossi e cosa volessi
Mi scrive: ” Se vieni è un occasione per conoscerci e posso illustrarti meglio idee progetti e puoi anche darmi suggerimenti”.

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Alle 9:00 del mattino arrivai a Forza d’Agrò, dopo aver consumato una colazione in un bar locale, entrai in Comune. Dieci minuti di attesa per notare un ambiente abbastanza giovanile e propositivo, ed il Sindaco si “faceva sentire” energicamente dando disposizioni al personale. Entrai, mi accomodai ed iniziammo a parlare.
Tutto ebbe inizio nel 2009. A Forza d’Agrò si formò un gruppo di giovani per provare a “muovere qualcosa” e“spodestare” un sistema politico che aveva il potere dal secondo dopoguerra. L’impresa riuscì e si vinsero le elezioni con un “Presidente del consiglio comunale che aveva meno di trenta anni”.
Come detto in precedenza, alla pari di Savoca e di Fiumefreddo di Sicilia (che tuttavia non l’ha mai sfruttato, vedi qui), il piccolo comune messinese è fu scelto come set del film il Padrino. Questa opportunità come si è concrertizzata sul territorio?
“Abbiamo sviluppato una sinergia con Savoca attraverso il turismo crocieristico di Messina e Catania, che hanno creato il Tour del Padrino, permettendo un afflusso costante di pullman giornalieri. Ne arrivano in media cinque al giorno e nei periodi di punta anche dieci”.

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Un’amministrazione giovane e lungimirante investe in cultura. A tal fine, da sei anni si organizza il Festival cinematografico rassegna Terre del cinema – Incontri internazionali sulla fotografia cinematografica, dedicato in particolare alla cinematografia fotografica. L’anno scorso ha ospitato Garrett Brown, vincitore del Premio Oscar con il celebre “Shine” di Stanley Kubrick ed inventore della Steady cam. Due anni prima ospite d’onore fu Alviero Martini, stilista e produttore di fama mondiale e, durante la rassegna, fu girato il video ALV Andare Lontano Viaggiando. In precedenza lo spot di Pocket Coffee con Irene Grandi girato nelle strade di Forza d’Agrò.

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Non solo cinematografia. A Forza d’Agrò è stata istituita una fondazione d’arte, la Fondazione della divina bellezza e due gallerie d’arte, una delle quali di Roswitha, guida turistica in pensione di origine austriaca che, da giovane, lavorando a Taormina, è rimasta colpita da questa terra fino a decidere di rimanerci per sempre (vedi articolo: Un pomeriggio fuori dal tempo, a Forza d’Agrò).

Panorama castello

Forza d’Agrò dispone di un importante patrimonio naturalistico:
“Al mio insediamento” – dice Fabio Di Cara – “trovai un volontario che puliva un sentiero. Decisi di proporre un sostegno comunale in cambio della pulizia di quattro sentieri, così sono stati creati quattro percorsi di Trekking, sentieri che utilizzano le vecchie trazzere dove la gente andava con l’asino nelle campagne. E’ stato anche ripulito un antico lavatoio del 1700 e adesso si può visitare e si organizzano eventi dove si lavano i vestiti come una volta”. Per saperne di più il sito Associazione Volontari Sentieri Forza d’Agrò-Taormina (ONLUS))

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Uno dei Sentieri aperti
Un’amministrazione giovane è anche tecnologica e così scopro che, oltre al portale turistico e alla presenza sui social network (Città di Forza d’Agrò), è stata creata l’app Forza d’Agrò che “consente ai visitatori italiani e stranieri di vedere i ristoranti nella zona, cosa offrono, chiedere informazioni e prenotare. Oppure indicazioni su tutte le attività, bar, pasticcerie e negozi, che sono geo-localizzate attraverso la mappa e che puoi trovare facilmente. Attraverso l’app puoi trovare anche i vigili urbani oppure lo stesso Sindaco. Basta un clic. Questo autunno faremo mettere i cartelli per pubblicizzarla con il QR code vicino ai siti di interesse”.

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Tramonto da Forza d’Agrò
Un altro luogo incantevole è il Monastero, all’interno del quale si organizzano diversi concerti di musica classica, “perché non è un paese che ti chiede la fisarmonica in piazza. Ha preso qui casa il rettore dell’Università Cattolica di Milano, un importante professore di Francoforte con otto lauree honoris causa e tanti altri che hanno permesso un fiorente mercato immobiliare….un target esigente”

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Panorama dal Castello di Forza D’Agrò

Per i giovani ogni anno l’amministrazione, attraverso una stretta collaborazione con l’agenzia per i giovani (il Presidente è di Nizza di Sicilia), propone progetti per dei scambi culturali di giovani all’estero: “Siamo gemellati con Forza d’Agrò, con Santiago di Compostela. Ogni anno i nostri ragazzi partono per l’estero in Inghilterra, Spagna, Portogallo, Slovenia e soprattutto verso i paesi dell’Est, che sono in forte espansione. Bandiamo tanti progetti ma avendo solo sessanta ragazzi delle scuole, non posso farli partire sempre…”.

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Ragazzi di Forza d’Agrò a Berlino grazie al progetto Europeo

Nella mia mente penso che questi siano problemi che vorremmo avere in tutte le amministrazioni…avere tanti progetti ed avere quasi la difficoltà di trovare i beneficiari…

Anche progetti in cui giovani stranieri hanno la possibilità di vivere e fare una piccola esperienza lavorativa a Forza d’Agrò, portando un beneficio sul territorio a costo zero: “Abbiamo una partnership con la Galizia, ci mandano ragazzi a lavorare a spese loro. Ho uno spagnolo che mi sta traducendo alcuni archivi, prossima settimana lo mando al protocollo e lo faccio girare. Lavora più di tutti!”.

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Erasmus+, meeting tra operatori e youth workers a Forza d’Agrò
Stranieri che lavorano a Forza d’Agrò attraverso stage pagati interamente dalla Spagna e portano il nome del borgo nel mondo, come dimostra l’articolo di Beatrix Alonso Cabaleiro Un poco de turismo por la isla: Forza d´Agrò.

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Ragazza Spagnola dalla Galizia a Forza d’Agrò
In molti comuni siciliani è difficile scardinare un sistema di potere obsoleto, vecchio e volto a tutelare interessi particolaristici e personali. A questa mia affermazione il Sindaco mi risponde a tono:

“Io per scardinare il sistema ho fatto delle rivoluzioni, pagandone quasi il prezzo in salute e fermezza mentale, a scardinare non è facile, però se vuoi lo fai. Se queste mura potessero parlare, è stata ed è una guerra continua. Il tutto sta nel non essere attaccato alla poltrona. Puoi impostare il lavoro in due modi. O dici – Mi saldo e non mi muovo, e scendi a compromessi – oppure dici – Anche se sono di passaggio, anche se mi cacciano dopo un anno, faccio quello che ritengo più giusto e cambio le cose -. ALTRIMENTI E’ INUTILE CHE PARLIAMO DI CAMBIAMENTO. MA CAMBIAMENTO DI COSA? “.

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A questo punto si parla di giovani e cambiamento, e sottolineo come sia difficile in molti Comuni siciliani riuscire a cambiare lo stato delle cose:

“Create associazioni, create incontri dove invitate giovani amministratori e Sindaci, capite e sensibilizzate gli altri giovani che non è COME SEMBRA E SI PUO’ CAMBIARE, E’ FACILE CRITICARE, E NON FARE! Sento dire: – Ah ma non cambia niente – …hanno settanta anni… sono solo frasi di comodo…DATE LA CHANCE AD UN POSTO DI CAMBIARE, POI SE NON CAMBIA MANDATELI A FARE IN CULO! PERO’ DATEGLIELA UNA CHANCE. CAPITO? COMPATTATEVI! UNITEVI! CI SONO LE ELEZIONI? Create un gruppo, molto probabilmente non andrete a fare il Sindaco, ma con due o tre consiglieri potete fare tanto, nei consigli comunali, come anche il tuo, dopo sei mesi non hanno la maggioranza e il tuo consigliere conta più di un assessore ed hanno bisogno di voi per far passare il bilancio. Ed allora tu fai passare il bilancio in cambio del centro sportivo o il centro ricreativo e culturale per i giovani”.

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TV giapponese rimasta in paese per una settimana a filmare la storia e le bellezze del nostro piccolo borgo
Un altro aspetto importante riguarda la creazione di un centro aggregativo per i giovani: “ abbiamo dato un immobile ai ragazzi di Forza d’Agrò, dove si incontrano e così li togliamo dalla strada. Spingo i ragazzi del luogo a creare associazioni e movimenti, a muoversi…..a volte è difficile ma sto lì a spingerli”.

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Forza d’Agrò con la neve
Il suggestivo borgo di Forza d’Agrò, con il Castello e una panoramica mozzafiato, rappresenta la cornice ideale per istituire l’ Albergo diffuso. Nel 2009 fu avviato un progetto, che si è arenato e che l’amministrazione attuale sta cercando in tutti i modi di sbloccare:

“Tutto il blocco di case del borgo antico è stato acquistato da un privato, che poi si è bloccato. Ancora vedi le gru perché le voglio utilizzare per svuotare il Castello, che presto sarà usufruibile. Dentro il Castello Normanno c’è un mondo immenso. Per l’Albergo diffuso proveremo in tutti i modi a risolvere le problematiche”.

Alcuni Scorci del borgo oggetto del futuro Albergo diffuso:

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Uno scorcio dell’antico Borgo di Forza d’Agrò

A mio avviso, l’albergo diffuso potrebbe rappresentare la svolta decisiva per il territorio, che ha già gettato le basi del cambiamento che è in corso d’opera. Avevo trattato in precedenza il caso del borgo di Pollina, a dimostrazione che la “rivoluzione” passa dai borghi e dai piccoli Comuni virtuosi.

Non esiste cambiamento senza scardinare i sistemi precedenti. Non basta rifarsi la verginità apparente con un candidato Sindaco “intaccabile”, se dietro vige il vecchio sistema di famiglie portatrici di voti ed interessi personali e particolaristi di basso livello, contro ogni logica di sviluppo..”ALTRIMENTI E’ INUTILE CHE PARLIAMO DI CAMBIAMENTO. MA CAMBIAMENTO DI COSA?”

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