Disamina elettorale

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Forza d’Agrò – “…Non vincono, sono in crisi, gli manca il terreno sotto i piedi…”, queste e molte altre indicibili frasi, sono state pronunciate dai componenti della lista n 1 dimenticandosi la famosa frase del mister Trapattoni “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

A conclusione di questa campagna elettorale è doveroso fare una disamina fedele, probabilmente colorita, ma comunque veritiera, come già fatto in un articolo precedente nel quale avevamo annunciato quanto di fatto avvenuto.

Come tutti già sappiamo il nuovo sindaco di Forza d’Agrò è Bruno Miliadò che ha battuto la sfidante di 17 voti.

Una campagna elettorale aspra per gli atteggiamenti che si sono tenuti e messi in atto, un misto tra cattiveria e ridicolo, adottato dai componenti e sostenitori della lista n 1.

Postazioni ed inseguimenti ai componenti della lista n 2 che capito con chi avevano a che fare li facevano andare a destra e sinistra senza motivo, anche a tarda ora. Come se di notte, la gente avrebbe ospitato nelle proprie case i candidati per farsi chiedere il voto, da qui si evince il quoziente intellettivo di chi svolgeva l’azione di spionaggio, da ridere a crepapelle.

Altri 2 aneddoti vergognosi vanno raccontati.

Il primo, che dire VERGOGNOSO è poco, è quello di aver strumentalizzato dopo aver modificato, a proprio piacere, un concetto espresso durante un comizio. Le parole che pur non offendendo la memoria di nessuno sono state utilizzate per decentrare il discorso, ed attaccare con disprezzo chi le ha dette.

Anche su Facebook pur di commentare, un post che ci ha lasciato l’amaro in bocca, al fine di guadagnare qualche mi piace che diversamente non avrebbe ricevuto, ci hanno accusato di aver detto: “…parole vergognose, una vergogna a cui non si era ma assistito in una campagna elettorale…”. Ora ci chiediamo come fa una persona ad ergersi paladino quando su quella persona né ha detto di indicibili?

Ma quanto si può essere meschini?

Una cosa è certa quanto detto da quel soggetto, noi nella nostra vita non siamo neanche riusciti ad immaginarlo. QUESTO È VERGOGNOSO! Non quello che non è stato detto.

Il secondo arriva da chi lancia insulti davanti al seggio elettorale. Si sa che ognuno di noi si esprime per quello che è.

In un primo post su facebook volano accuse alla lista del sindaco Miliadò per aver suonato alle case delle persone alle 5.00 del mattino!

In un secondo non si riconosce Scifì come elettorato!

Sapete cosa sono stati costretti a fare questi soggetti? Hanno dovuto cancellare le cavolate che avevano scritto su facebook.

Diversi quelli che hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato fino all’ultimo giorno. Stavano nascosti dietro un lenzuolo e tramavano continuamente contro la compagine dell’ex sindaco Di Cara. Non sono stati un problema, 15 minuti di comizio è servito a stanarli e farli uscire alla luce del sole. Come accade ai cacciatori che con il furetto stanano i conigli. Messi in crisi, non sono stati più capaci di tramare alle spalle e gli ultimi 2 giorni l’hanno fatto apertamente. La cosa triste è che utilizzavano questo comportamento da mesi prendendo tutti in giro.

In tutti questi aneddoti potrete capire il livello dei politici forzesi.

Potremmo raccontarne ancora per delle ore, ma che senso avrebbe? Un altro detto dice che “I maccheroni riempiono la pancia”.

Per il resto tutto come annunciato, in minoranza arrivano Giulietta Verzino, che nella campagna elettorale ha letteralmente oscurato la candidata a sindaco, la quale è riuscita a fare accordi con Pasquale Stracuzzi e Simone Russo uscendo la prima eletta, e Federico Lombardo che ha raccolto tutti i voti della frazione.

Adesso tutto si è concluso e non ci resta che aspettare le denunce che effettueranno per contrastare questa amministrazione.

Un’ultima cosa va aggiunta, si tratta del ultimo slogan lanciato dai perdenti che recita testuali parole: “Il vero sindaco di Forza d’Agrò e la sua compagine si farà portavoce delle vostre esigenze!”.

Adesso dopo aver concluso con le pernacchie facciamo un breve ragionamento: La cosa più grave è quella che non si riconosca Scifì ed i suoi abitanti nè come cittadini facenti parte di un unico comune, nè come frazione, nè come secondo seggio, nè come amici e nemmeno come nemici. Ignorati del tutto! Cosa alquanto strana visti i chilometri giornalieri fatti per chiedere i voti, solo che oggi non esistono più!

“Il vero sindaco di Forza d’Agrò” dal 2009 al 2014 per caso si trovava alla Presidenza del Consiglio o all’opposizione?

Perchè per coerenza si sarebbe dovuta trovare all’opposizione visto che anche in quella tornata nella prima sezione ha perso. Si è sindaco sommando i voti di tutte le sezioni!

E’ giusto trarre una conclusione ed accontentare tutti, come già fatto dal popolo il 28 aprile: decretiamo Bruno Miliadò Sindaco di Forza d’Agrò e di Scifì e Melina Gentile che si definisce il “vero sindaco”, primo cittadino delle case popolari. Però le diciamo anche di iniziare a studiare il regolamento che vige sulle sopra citate case. Questo perchè le feste, da regolamento, sono proibite ed eventualmente ci vuole una riunione per organizzarle. Quindi non bastano tre famiglie per fare una festa. Per magnanimità non è accaduto nulla.

Dopo tutto ciò l’unica cosa certa è che il NUOVO SINDACO di Forza d’Agrò è Bruno Miliadò, chi l’ha voluto, bene! Chi non lo vuole, se ne faccia una ragione!

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