Le ridicolezze della chiesa forzese

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e del suo prete stanco

Forza d’Agrò – Diciamo che siamo abituati ormai a tutto con il prete forzese Luciano Zampetti, una ne pensa e cento ne fa. Le ultime due quelle in ordine cronologico sono:

  • Il no Alla festa della SS. Trinità
  • ed una processione per due

La decisione è stata presa ad unanimità nell’ultima riunione della confraternita della SS. Trinità, ad unanimità tra i pochi confrati presenti ed il “famoso” prete.
Nell’anno 2022, dopo due anni di chiusura totale per via della pandemia da coronavirus, la festa della SS. Trinità non si svolgerà in modo consueto, sarà una festa monca senza la processione per le vie del paese.

I motivi, che hanno a dir poco del ridicolo, sono le restrizioni covid! Per tale assurdo motivo si è deciso di non fare la processione per la festa della SS. Trinità.

Ripetiamo con parole testuali, per chi in questo momento sta strabuzzando gli occhi, la motivazione per la quale non si può fare la processione per le vie del paese: –…abbiamo deciso ad unanimità,…in base alle restrizioni covid si terrà solo la festa religiosa…

Adesso esattamente di quali restrizioni covid stiamo parlando non si capisce bene, e non si capisce bene neanche in quale realtà vivano.

Non esiste nessuna restrizione covid che vieta le processioni religiose. Tutte le restrizioni covid sono decadute in maniera progressiva dal 1 aprile.
Il 28 aprile l’arcivescovo Giovanni Accolla, con una nota, protocollo n 183/22/20, autorizza la ripresa delle manifestazioni esterne delle feste patronali, parrocchiali e qualunque altra forma (quali processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate, momenti di preghiera all’aperto).

Quindi qual’è la vera motivazione della distruzione dell’attività religiosa nel nostro paese?

Perchè Zampetti ha deciso, e convinto i pochi fratelli presenti, a non celebrare in modo completo la festività della SS. Trinità?

Queste sono le domande che si pone la cittadinanza.

La chicca però arriva con la presentazione del programma, vietato fare la processione per restrizioni covid, autorizzato il momento di fraternità nei giardini della confraternita in collaborazione con la proloco.
Forse per intercessione del prete il covid ad una certa ora sparirà dando il via alle feste di partito, con gli uomini di partito della proloco.

Tutti i membri di partito, forse con a capo un grande sostenitore, si troveranno a ballare e cantare con l’immunità divina.

Siamo solo all’espletazione della prima, non sappiamo come definirla, decisione del parroco forzese Zampetti.

La seconda è altrettanto esilarante, la processione del Corpus Domini a Forza d’Agrò si festeggierà ad anni alterni, un pò come la festa della SS. Trinità.

Un anno a Forza d’Agrò ed un anno a S. Alessio! La motivazione: -…per fare comunità…- la curiosità è se queste cose le pensa o le spara all’improvviso.
Fare comunità significa abolire le processioni e farle ad anni alterni? Che dica la verità, magari dica sono stanco, non ce la faccio a gestire due paesi.

Nelle città dove le parrocchie sono territorialmente attaccate, che fanno comunità? E la fanno un anno in una ed un anno nell’altra?

A S. Teresa di Riva che ci sono più parrocchie, che fanno tutte comunità? Direbbe qualcuno:

-…ma mi faccia il piacere…-

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