Dedicazione del Duomo forzese

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Forza d’Agrò – In un tempo dove la chiesa era al “centro del villaggio” e non in periferia come oggi, dove il tempio di Dio era quello voluto dal figlio e non come oggi quello distrutto da Gesù si è verificato un avvenimento unico nella storia: la Dedicazione della Chiesa. Eppure questo evento storico dà fastidio a qualcuno, ma torneremo in seguito su questo punto.

La Dedicazione della chiesa inizia intorno al 313 quando grazie a Costantino furono costruite le prime Basiliche e Chiese. La dedicazione consisteva principalmente nella messa, preceduta e seguita da discorsi tenuti dai vescovi sul culto divino, e in elogio del fondatore della basilica: S. Ambrogio accenna pure ad aspersioni con acqua benedetta usate in queste occasioni e con tali espressioni da far supporre essere ciò consuetudine antica. La funzione prevedeva  l’unzione dell’altare col crisma e cosi è stato fatto anche a Forza d’Agrò alla presenza di padre Gennaro Currò, che è stato il promotore della funzione, e il vescovo di Messina Monsignore Calogero La Piana. L’altare è stato dedicato alla Madonna SS. Maria Annunziata e Assunta; è stato un giorno di festa per il paese perchè pochi nella vita hanno la possibilità di assistere a questo evento. Padre Gennaro Currò fece le cose in grande invitando tutti i massimi esponenti del luogo. Erano presenti moltissimi sindaci, i comandi dei Carabinieri, della Finanza, della Marina, della Guardia Forestale, della Polizia e moltissimi altri. Presente anche l’allora presidente della Provincia onorevole Nanny Ricevuto.  In memoria di questo evento fu scoperta da Monsignore la Piana una lapide commemorativa nella quale, come altri eventi importanti vissuti nella chiesa della SS. Annunziata, venne inciso questo momento unico per la storia di una chiesa.

Ed eccoci al punto dolente, come ben sappiamo il pretino non nutre buoni rapporti nè con l’ex parroco forzese Currò nè con il Sindaco Di Cara. Così una delle prime iniziative di questo uomo fu quella di staccare dal muro la lapide e depositarla fuori dalla chiesa in mostra a tutti ed a tutte le intemperie (come da Foto). Il fatto di per sè è gravissimo, pensate se all’inizio dell’800 il prete di turno avesse staccato la lapide del transetto che riporta la seguente dicitura:

CAROLO BORBONIO UTRIUSQUE SICILIAE HIERUSALEM DEI GRATIFICANTE GRATIA GLORIOSISSIMO REGE HISPANIARUM INFANTE PARMAE PLACENTIAE CASTRI DUCE, MAGNO HEREDITARIO ETRURIAE PRINCIPAE REGII AC FIDELES PATRIAE PATRES D: DOMINICUS TRIFATI N. s D: NICOLAUS PAGANO D: IOSEPH GIARDINA IURATI IN AMPLIOREM IURATORIAE DIGNITATIS CULTUM HANC EREXERE SEDEM ANNO DOMINI MDCCXLVII.

Si tratta della dedica al Re delle due Sicilie, Carlo III di Borbone, dai Giurati forzesi, che erigono tale sede adornata dall’iscrizione, quale posto per seguire i riti religiosi officiati in Duomo.

Che danno fosse stato? Nessuno di noi oggi poteva mai sapere che i giurati forzesi avessero fatto questa dedica al re.

Questo accadrà se la lapide non verrà riposizionata nella sua sede, da dove è stata strappata più di due anni addietro. Tra cento anni nessuno saprà che la chiesa è stata Dedicata alla SS. Annunziata, nessuno conoscerà questo evento storico.

Da quanto si potrebbe presumere per odio e per fare un torto ai nemici, la lapide è stata depositata altrove in attesa che si rompa e si butti. Normalemente ogni anno viene ricordato l’anniversario dell’evento, anche questo però non è stato fatto, chissà perchè…

A voi le conclusioni. Mistero della fede.

Oggi proponiamo per voi il video di quell’evento unico e storico che con fede è stato vissuto da tutti noi forzesi.

Le foto della cerimonia

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