Unione, un presidente “scaduto” nomina un assessore “inutile”. E Di Cara si presta al gioco

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Il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche, Domenico Prestipino, con propria determina, ha nominato il sindaco di Forza D’Agrò, Fabio Di Cara, quale assessore nella sua giunta, in sostituzione di Filippo Ricciardi che non è più sindaco di Limina avendo esaurito i due mandati consecutivi e non avendo riproposto la propria candidatura alle amministrative della scorsa primavera. La nomina del nuovo assessore arriva a mandato già scaduto del presidente: il primo cittadino di Pagliara è stato infatti eletto il 30 ottobre 2014 e a breve dovrà cedere il posto ad un altro collega sindaco, così come previsto dallo Statuto dell’Unione dei Comuni, in base al quale il presidente dura in carica un anno, al termine del quale non è rieleggibile, e la presidenza è assunta a turno dai sindaci degli undici comuni aderenti (S. Teresa non ne fa più parte ufficialmente dal 1 gennaio 2016).

La  Giunta nominata da Prestipino si è insediata nel dicembre 2014 ed è formata da quattro assessori oltre al presidente: rispetto alla precedente legislatura, infatti, i componenti sono passati da sette a cinque, in base alle modifiche apportate allo Statuto. Ne fanno parte il sindaco di Sant’Alessio Siculo, Rosa Anna Fichera, con deleghe alla Pubblica Istruzione e Formazione professionale, Salute, Famiglia Politiche sociali e Lavoro, Politiche giovanili e Pari Opportunità; il primo cittadino di Furci Siculo, Sebastiano Foti, a cui sono stati affidati Turismo, Sport e Spettacolo, Associazionismo, Patrimonio; il sindaco di Casalvecchio Siculo, Marco Saetti, che ha ricevuto le deleghe ad Attività produttive, Energia e Servizi di Pubblica Utilità, Risorse agricole e alimentari, Beni culturali e Identità locale, Programmazione territoriale e in ultimo il neo assessore Fabio Di Cara, che con molta probabilità avrà le deleghe detenute da Ricciardi, ossia Rapporti con le Istituzioni, Politiche comunitarie e di Concertazione.

Dopo questo assestamento in giunta del quale non se ne avvertiva la necessità, c’è da ricolvere il nodo per l’elezione del nuovo presidente e vice presidente del consiglio, posti vacanti dopo le dimissioni di Fabio Orlando e la decadenza (vera o presunta è tutto da stabilire) di Melina Scarcella.

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